Recanati, l'ultima tappa della Via Lauretana nelle Marche

Le vie del pellegrino - vivi l'esperienza dei cammini lauretani

Le vie del pellegrino - A Recanati l'esperienza dei cammini lauretani

Sabato 26 giugno a Recanati a partire dalle ore 16:00 sarà possibile vivere l'esperienza dei cammini lauretani

Un modo antico di viaggiare alla scoperta lenta di un territorio, quello delle Marche centrali, caratterizzato dalla dolcezza e dall'armonia del paesaggio.

Lo faremo grazie ad una visita guidata in bicicletta, accompagnati da una guida naturalistica, che permetterà di attraversare le colline e i campi coltivati che dominano le campagne recanatesi, e ad una visita guidata cittadina che ci permetterà di scoprire l'antico legame tra le città di Recanati e Loreto attraverso le numerose testimonianze della devozione popolare con una tappa al Museo di Villa Colloredo Mels per ammirare la celebre Annunciazione di Lorenzo Lotto.

 

L'evento è stato organizzato grazie alla collaborazione di diverse associazioni tra le quali l'Associazione Whats Art che si occupa di promuovere l'arte contemporanea e il Recanati Art Festival che si tiene a Recanati nel mese di luglio, l'Associazione Villa InCanto che si occupa di diffondere e far vivere la musica lirica in spazi esclusivi e i Cammini Lauretani. Anche alcune istituzioni sono coinvolte nell'evento tra cui il Comune di Recanati, il Comune di Loreto e la Regione Marche.

 

Grazie a questo particolare evento sarà possibile godere della performance dei Madonnari, artisti di strada ante litteram, che decorano vie, piazze ed altri spazi pubblici con immagini sacre, riproducendo generalmente l'immagine della Madonna.

A Loreto, questo tipo di performance artistica è visibile tutti i giorni, in ogni momento dell'anno grazie alla presenza di un artista dedito da anni alla rappresentazioni di immagini sacre riproducendo anche celebri dipinti grazie all'utilizzo di semplici strumenti come gessetti, acqua e pennelli.

 

Inoltre, la visita alla città di Recanati sarà arricchita dalla presenza di un organetto, strumento musicale caratteristico della musica popolare, legato alla città di Recanati e alla vicina Loreto, prima meta scelta da Paolo Soprani per vendere i primi strumenti musicali, ovvero gli antenati della fisarmonica, di cui abbiamo parlato nel nostro articolo su Castelfidardo.

 

Infine, nell'imponente Cattedrale di San Flaviano a Recanati sarà possibile godere di un concerto che prevede l'esibizione di due soprani e del Quintetto Gigli che eseguiranno lo Stabat Mater di Giovan Battista Pergolesi e altre arie dedicate alla Vergine Maria.

la via lauretana nella storia

Porta di San Domenico, Recanati

Fin dal 1300, anno del primo giubileo della storia la Via Lauretana e le altre vie di pellegrinaggio dell’Italia centrale hanno visto crescere il flusso di persone che si spostava facendo tappa lungo il loro percorso. Erano vie percorse da mercanti, scienziati e diplomatici, ma ben presto fare un viaggio a Roma significava anche frequentare il gran numero di oratori, santuari, abbazie, chiese e cattedrali disposte lungo il percorso.

 

Nelle Marche erano principalmente tre le direttrici percorse dai pellegrini:

-la via Romea, il cui nome deriva proprio dai pellegrini diretti verso Roma e coincidente in gran parte con la Via Flaminia realizzata tra il 220 e il 219 a.C. dal Censore Caio Flaminio;

-la via Lauretana, che risale le vallate dei fiumi Chienti e Potenza;

-la via Salaria, che risale il fiume Tronto utilizzata per il trasporto del sale e che conduce da Roma a Castrum Truentinum, l’attuale Porto d’Ascoli.

 

Ognuna di queste strade ha le sue varianti che risalgono i corsi dei fiumi oppure seguono un percorso segnato da edifici religiosi, importanti santuari, osterie e stazioni di posta.

 

Porta San Filippo, Recanati

Ad esempio, percorrendo una delle varianti più note della via Lauretana che tocca Assisi e di conseguenza la tomba di San Francesco, si attraversa il valico di Colfiorito per attraversare poi Camerino e Belforte del Chienti.

 

Lungo questa direttrice non si poteva rinunciare alla sosta alla Basilica di San Nicola da Tolentino, uno dei maggiori santuari dell’Italia centrale legato al corpo del noto Santo agostiniano lì sepolto. Inoltre, San Nicola durante la sua vita racconta di aver contemplato in visione il trasporto angelico della Santa Casa di Loreto, avvenuto nel 1294.

 

Altra tappa imprescindibile era Macerata, città legata alla devozione mariana grazie alla piccola Basilica della Misericordia, con la Vergine Maria compatrona della città, e celebre per il pellegrinaggio notturno organizzato ogni anno a giugno che percorre la distanza di circa 40 km da Macerata a Loreto.

 

 

In ognuna di queste città non manca mai una porta di accesso alla città con l’immagine della Madonna di Loreto, molto spesso rappresentata nella sua iconografia più tradizionale della Traslazione, ovvero seduta sopra la sua casa sollevata in volo dagli angeli.

i luoghi della devozione popolare a recanati

Chiesa Sant'Anna - Recanati

A Recanati, ultima tappa della via Lauretana prima di arrivare a Loreto, le tracce della devozione popolare di certo non mancano.

 

La via Lauretana tradizionale segue il moderno tracciato della SS 77 che proviene da Macerata e attraversa la città passando per Porta Romana, passa davanti alla Cattedrale, percorre Via Falleroni, attraversa Corso Persiani e Porta San Filippo sormontata da una ceramica con la rappresentazione della traslazione per scendere poi alla Chiesa di San Francesco, un tempo luogo chiave al di fuori delle mura, posta lungo la strada che conduce a Loreto.

 

Loreto è il luogo che conserva al di sotto della cupola della Basilica la testimonianza tangibile del miracolo dell’Annunciazione e a Recanati ci si può adeguatamente preparare ad ammirare le differenti iconografie dell’Annunciazione secondo le interpretazioni di grandi artisti come Jacopo Sansovino, Federico Barocci e Lorenzo Lotto.

Recanati, Chiesa di Sant'Anna - esterno

Volendo percorrere una strada alternativa si attraversa il centro storico facendo tappa proprio nel Museo Villa Colloredo Mels che conserva il capolavoro di Lorenzo Lotto cioè la bellissima tela dell’Annunciazione in cui il miracolo dell’annuncio è rappresentato in maniera originale e apparentemente popolare. 

 

La tappa successiva è la maestosa Cattedrale di San Flaviano di Recanati che sorprende per l’elegante soffitto ligneo dipinto. Oltre alle numerose testimonianze storiche e artistiche, accanto all’abside troviamo anche la tomba del Vescovo Nicolò delle Aste, colui che diede avvio alla costruzione della Basilica di Loreto nel 1468.

 

Proseguendo si giunge alla Chiesa di Sant’Anna, piccola chiesa sede di una confraternita che conserva al suo interno una meravigliosa riproduzione in stucco, e con dimensioni notevolmente inferiori, del rivestimento marmoreo della Santa Casa di Loreto. Ammirando il sacello ci si trova di fronte la formella che rappresenta l’Annunciazione, una riproduzione dell’originale rilievo marmoreo del Sansovino che sovrasta l’altare della Basilica di Loreto.

Torre del borgo - Recanati

Osservando con attenzione (e qui potete farlo da vicino) si possono cogliere delle somiglianze nella composizione della scena con l’Annunciazione dipinta da Lorenzo Lotto intorno al 1530. Il pittore veneto si sarebbe infatti ispirato al rilievo realizzato dal Sansovino a Loreto qualche anno prima.

La riproduzione del sacello all’interno della Chiesa di Sant’Anna è stata realizzata nei primi anni del XVI secolo, quando ormai Recanati aveva perso il suo dominio sul territorio di Loreto, per i recanatesi che per vecchiaia o infermità non riuscivano a partecipare al pellegrinaggio annuale che si teneva il 25 marzo, in occasione della ricorrenza dell’Annunciazione. Il rivestimento in stucco è stato completato nel 1800 grazie al Vescovo Pietro Leopardi e al cardinale Tommaso Antici.

 

La chiesa conserva anche delle tele, di autori ignoti, che rappresentano due scene della Traslazione della Santa Casa di Loreto. Inoltre, la medesima storia la ritroviamo sul portale in bronzo della chiesa che è l’ultima opera che ha arricchito questo piccolo gioiello.

Infine, facendo tappa in Piazza Giacomo Leopardi, sull’imponente Torre del Borgo si trova un altro bassorilievo in bronzo che rappresenta la scena della Traslazione della Santa Casa. Un bassorilievo peraltro realizzato nel XVI secolo da abili scultori che nello stesso periodo stavano lavorando alle Porte in bronzo della Basilica di Loreto.  

 

Volete esplorare la città seguendo il racconto della devozione popolare lungo la via Lauretana?

 

Per informazioni e prenotazioni: 333 6330897