Le donne marchigiane che hanno fatto la storia

Un viaggio nelle Marche attraverso le vite di affascinanti protagoniste

 

Ed ecco arrivato l’8 Marzo che è da sempre sinonimo di donna. E di donne da ricordare ce ne sono molte: alcune con le loro storie apparentemente ordinarie si sono affermate diventando simboli di una nazione ed esempi da seguire, altre hanno mostrato fin da bambine di essere nate per qualcosa di straordinario.

Abbiamo pensato allora di stilare un elenco (sicuramente non esaustivo) di donne marchigiane, le cui storie hanno catturato la nostra attenzione.

 

 

Sono donne nate nelle Marche o arrivate nella nostra regione dove hanno vissuto delle incredibili esperienze, delle storie di riscatto, di emancipazione o che hanno raccontato la nostra terra dal loro singolare punto di vista. Tra queste ricordiamo:

Maria Montessori - donne marchigiane
Maria Montessori - Foto dal web

 

  •   Maria Montessori

È stata un medico, insegnante, ma soprattutto una pedagogista che ha rivoluzionato il metodo dell’insegnamento di fine ‘800 e dei primi anni del ‘900.

Nata a Chiaravalle il 31 agosto 1870, dove la sua famiglia si era trasferita per attività connesse con la più importante industria dell’epoca, la Manifattura Tabacchi.

Maria studia a Roma dove intesserà anche una relazione con il Professore Montesano da cui ha avuto un figlio, Mario.

Nel 1907 apre a Roma la prima Casa dei Bambini, dove viene applicata una nuova metodologia scientifica relativa alla scuola dell’infanzia.

I suoi studi vennero tradotti in tutto il mondo e sicuramente molti ricordano il volto di Maria Montessori sulle vecchie banconote da 1.000 lire e sui francobolli.

 

Per approfondire, leggi l’articolo su Vanilla Magazine dedicato a Maria Montessori. 

 

Margaret Collier - donne marchigiane famose
Libro La nostra casa sull'adriatico di M. Collier
  •        Margaret Collier

Una nobile donna inglese, nata a Londra nel 1846, che nel 1873 si trasferisce nelle Marche essendosi innamorata di Arturo Galletti, un ex ufficiale garibaldino.

Si trasferiscono a Torre San Patrizio, piccolo borgo del fermano, e nel suo libro “La nostra casa sull’Adriatico” di cui la scrittrice dà un vivido affresco della vita quotidiana nella seconda metà dell’800, una straordinaria testimonianza di un mondo ormai scomparso, esotico e misterioso agli occhi di una londinese di epoca vittoriana, ma pieno di umanità e generosità.

 

«Il benvenuto di questi contadini fu d’un calore che quasi mi sopraffece. Le donne si precipitarono su di me e mi strinsero fra le loro braccia robuste baciandomi sulle due guance; anche un vecchio mi baciò – il suo modo, mi dissero, di salutare la madre superiora di un convento dove aveva lavorato.

Poi offerte, nella fattispecie uova, furono versate nel mio grembo, e polli vivi legati per le zampe furono deposti ai miei piedi. Complimenti di cui non potei valutare a pieno la portata, furono urlati nelle mie orecchie – evidentemente nella supposizione che il dialetto, se parlato abbastanza forte, sarebbe capito anche da uno straniero».

 

Brano tratto da La nostra casa sull’Adriatico – Diario di una scrittrice inglese in Italia (1873 -1885), Margaret Collier

 

 

Se la storia ti ha incuriosito puoi acquistare il libro "La nostra casa sull'Adriatico - Diario di una scrittrice inglese in Italia (1873-1885)" di Margaret Collier, nel sito della casa editrice Il Lavoro Editoriale. 

Anita Cerquetti - donne marchigiane famose
Anita Cerquetti
  •    Anita Cerquetti

È stata una cantante lirica. Nata a Montecosaro nel 1931. Ben presto si trasferisce a Città di Castello dove completerà gli studi. A soli 20 anni partecipa al primo concorso a Bologna classificandosi prima tra 400 concorrenti, e l’anno successivo partecipò ad un altro concorso a Spoleto uscendone vincitrice. Intanto, era stata ascoltata dal tenore Beniamino Gigli a Recanati che ne intuì subito la sua grande carriera. Sebbene la sua carriera come soprano drammatico durò soltanto dieci anni, Anita Cerquetti cantò in vari teatri marchigiani, d’Italia e del mondo.

Maria Callas le dedicò delle splendide parole, che hanno contribuito ad identificarla con la Norma:

 

“Questa giovane cantante è riuscita a strappare lo scettro di questo ruolo a chi lo deteneva da anni e meritatamente. La Cerquetti non è più la cantante in prova, né la cantante che attende fiduciosa il suo avvenire. Ella è ormai un soprano di primo piano. È una Norma eccezionale…oggi Norma è Anita Cerquetti”.

  •  Dolores Prato

È stata una scrittrice, poetessa ed insegnante, nata a Roma nel 1892. Poiché la madre era rimasta vedova e con cinque figli a carico, Dolores viene affidata a due anziani cugini che vivono a Treia, piccola cittadina in provincia di Macerata. In questo luogo appartato, immerso nella campagna maceratese, Dolores Prato trascorrerà la sua infanzia con i suoi parenti (il parroco del paese e la sua sorella nubile) e la sua adolescenza (nell’Educandato delle Salesiane del Monastero di Santa Chiara). Questo periodo della sua vita verrà ampiamente descritto nel romanzo autobiografico “Giù la piazza non c’è nessuno”, scritto a partire dal 1973 e pubblicato per la prima volta nel 1980, diventando fin da subito un caso letterario.

 

«Sono nata sotto un tavolino. Mi ci ero nascosta perché il portone aveva sbattuto, dunque lo zio rientrava. Lo zio aveva detto: «Rimandala a sua madre, non vedi che ci muore in casa?». Ambiente non c'era intorno, visi neppure, solo quella voce. Madre, muore, nessun significato, ma rimandala sì, rimandala voleva dire mettila fuori della porta. Rimandala voleva dire mettermi fuori del portone e richiuderlo.»

 

Brano tratto dall’Incipit del libro "Giù la piazza non c’è nessuno" di Dolores Prato, edito da Quodlibet.

 

L’autrice, però, continuerà a lavorare sui suoi appunti e la pubblicazione del romanzo definitivo avverrà dopo la sua morte. 

Maria Alinda Bonacci Brunamonti - donne marchigiane famose
Lapide sulla casa di Maria Alinda Bonacci Brunamonti a Recanati
  •  Maria Alinda Bonacci Brunamonti

È stata una scrittrice e poetessa italiana nata a Perugia nel 1841. Incoraggiata da suo padre a seguire studi classici e letterari, scrisse fin da giovane alcuni versi religiosi dedicandoli a Pio IX e poi successivamente, in seguito alla ripresa dei moti risorgimentali, la famiglia si trasferisce prima a Foligno e poi a Recanati.

 

In questo periodo scrisse versi patriottici e nel 1860 è stata l’unica donna ad essere ammessa al Plebiscito per l’annessione delle Marche e dell’Umbria al Regno sabaudo. Nel 1897 fu incaricata di scrivere un discorso su Giacomo Leopardi, in vista del centenario della nascita, previsto per l’anno successivo, ma fu colta da un ictus che le impedì di lavorare fino alla sua morte, avvenuta a Perugia nel 1903.

 

 

Nel 2019, le è stata intitolata la Biblioteca Comunale di Recanati.

Agostina Segatori - donne marchigiane famose
Agostina Segatori al Cafè Le Tamburin - Vincent Van Gogh
  •     Agostina Segatori

 

“La bella italiana”, così era conosciuta Agostina Segatori a Parigi dove gestiva il celebre Cafè du Tamburin in Rue de Clichy. Agostina Segatori è nata nel 1841 ad Ancona, in un appartamento che si affaccia sull’odierna Piazza del Papa, ma nulla si conosce della sua famiglia d’origine.

 

 

È stata la modella per molti pittori quali Corot, Dantan, da cui ebbe l’unico figlio Jean-Pierre, e infine Van Gogh. Con il pittore olandese ebbe una relazione tumultuosa che culminò nel 1887, dopo sei mesi di struggente passione. Van Gogh la ritrasse in un dipinto divenuto celebre, seduta ad un tavolino del suo Cafè, in abiti tradizionali e con lo sguardo perso e assente, quasi a preannunciare la sua triste fine.

 

Agostina Segatori mise anche a disposizione il suo Cafè per l’esposizione delle opere di Vincent Van Gogh, ma alla fine tutti i suoi progetti furono destinati al fallimento e morirà a Parigi nel 1910. 

Battista Sforza - donne marchigiane famose
Battista Sforza e Federico da Montefeltro - Piero della Francesca
  •    Battista Sforza

Figlia di Alessandro Sforza, signore di Pesaro, e di Costanza da Varano, figlia del signore di Camerino, Battista Sforza nasce a Pesaro nel 1446. Appena quattordicenne verrà data in sposa a Federico da Montefeltro. Dal loro matrimonio nacquero sette figli, tra cui l’unico erede maschio del Duca di Urbino. Alla corte urbinate però vivevano altri tre figli naturali avuti da Federico da Montefeltro.

 

Il matrimonio tra i due fu piuttosto felice, la giovane Battista Sforza si trovò a svolgere le funzioni di vicario del Duca di Montefeltro spesso lontano dal ducato. Morirà nel 1472, a soli ventisette anni ed essendo stata una donna molto devota e religiosa venne sepolta nel convento di Santa Chiara a Urbino.

 

 

Il doppio ritratto di Battista Sforza e Federico da Montefeltro, oggi conservato a Firenze, al Museo degli Uffizi, venne probabilmente realizzato tra il 1465 e il 1472 da Piero della Francesca. I due coniugi sono rappresentati frontalmente con alle spalle il paesaggio tipico del Ducato di Urbino. Il dipinto era stato realizzato per la Sala delle Udienze del Palazzo Ducale di Urbino, dove rimase prima di entrare a far parte delle collezioni dei Della Rovere e finire poi a Firenze.

Valentina Vezzali - donne marchigiane famose
Valentina Vezzali - foto da web
  •   Valentina Vezzali ed Elisa di Francisca

 

Valentina Vezzali è nata a Jesi nel 1974 ed è considerata una delle migliori schermitrici italiane di sempre. Ha partecipato a cinque Olimpiadi, ha ottenuto 16 titoli mondiali e 11 volte la Coppa del Mondo. Rientra tra gli sportivi che hanno ottenuto il maggior numero di medaglie e di medaglie d’oro olimpiche.

Fa parte del gruppo Fiamme Oro della Polizia di Stato e negli ultimi anni è stata deputata della Repubblica, ha scritto un libro e ha esordito come ballerina partecipando ad un reality show.

 

Anche Elisa di Francisca è nata a Jesi nel 1982 ed è anch’essa considerata una delle migliori schermitrici italiane, specializzata nel fioretto.

 

Ha partecipato a due Olimpiadi, ha ottenuto 7 titoli mondiali e 13 volte campionessa europea. Come Valentina Vezzali, fa parte del gruppo Fiamme Oro della Polizia di Stato. Negli ultimi anni è diventata conduttrice televisiva, partecipando a diversi programmi di intrattenimento e di sport ed ha collaborato anche con la Gazzetta dello Sport.

 

Londra 2012 - Di Francisca, Errigo, Vezzali: un podio tutto italiano - clicca qui sotto per vedere il video

  •   Valeria Moriconi

Nata a Jesi nel 1931, il suo nome era in realtà Valeria Abbruzzetti, è stata un’attrice teatrale, cinematografica e una doppiatrice.

Tra le sue performance meglio riuscite ricordiamo la partecipazione a Miseria e Nobiltà del 1954, Un giorno da leoni del 1961, Filomena Marturano nel 1986 e, per il teatro La Locandiera di Goldoni con l’allestimento di Franco Enriquez.

Nel 2002 a Jesi inaugurò il Centro Studi ed attività teatrali Valeria Moriconi in Piazza Federico II a Jesi. È stata anche direttrice artistica del teatro stabile delle Marche. Morirà nella sua casa di Jesi nel 2005.

 

 

Virna Lisi - donne marchigiane famose
Virna Lisi - Sapore di mare - foto dal web
  •  Virna Lisi

Virna Pieralisi, questo è il suo nome per intero, è nata ad Ancona nel 1936 ed ha trascorso la sua infanzia a Jesi. Successivamente la sua famiglia si trasferisce a Roma e lì inizia a lavorare nel cinema, nonostante la contrarietà di suo padre.

 

Inizia la sua carriera con i film cosiddetti “strappalacrime” per poi passare a commedie e sceneggiati, lavorando anche con Alberto Sordi e Alida Valli.

 

Dalla metà degli anni ’60 lavorò ad Hollywood (dove erano alla ricerca di un erede di Marilyn Monroe) fino alla metà degli anni ‘80. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti per la sua carriera ed è stata attiva fino al 2014, anno della sua morte a Roma.

 

 

Le donne marchigiane famose non sono certo finite qui. Ce ne sono molte altre che meritano di essere ricordate per la loro tenacia, per la loro caparbietà, per i risultati ottenuti nel corso della vita o per aver vissuto una vita ricca di particolari e degna di essere ricordata.

 

 

Tuttavia, abbiamo voluto raccogliere le storie di donne che hanno attraversato i secoli mostrando le loro qualità e i loro valori…quale modo migliore di celebrare l’8 marzo?

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