Un piccolo paese esattamente a metà strada tra Osimo, Recanati e Macerata: ecco il piccolo borgo di Montefano con il suo centro storico sette-ottocentesco, interessante crocevia fin dal passato come testimoniato anche dal suo stemma cittadino.
Secondo alcuni storici le origini di Montefano sarebbero da ricollegare all'antica Veragra, un'antica città picena situata nel mezzo del Piceno e successivamente stazione militare romana, collocata tra Osimo e Cingoli. La testimonianza è riportata da Plinio, Frontino e da alcuni storici locali più recenti tra cui l'Abate Giuseppe Colucci.
Montefano è stato fin dal passato un interessante crocevia, come testimoniato sia dall'ex Abbazia di Veragra (nelle campagne di Osimo) sia dal fatto che nel XV secolo divenne un baluardo della vicina Osimo contro Recanati che costruì il Castello di Montefiore per difendere i suoi confini.
Un piccolo paese che però ha molte ragioni per essere visitato. Eccone qui alcune.
- Il Cardinale Giuliano della Rovere, futuro Papa Giulio II, respinto da Osimo, trovò rifugio a Montefano. Per questo motivo nel 1489 il Papa, ricordandosi dell'accoglienza ricevuta, concesse a Montefano l'Indipendenza comunale sotto il diretto dominio della Chiesa, mentre fino ad allora il comune era stata sottoposto e difendeva i confini della vicina Osimo.
Ecco perché nello stemma del comune compare una quercia: è un antico ricordo della famiglia dei della Rovere.
- Un Papa è nato qui. Si chiamava Marcello Cervini e quando venne eletto mantenne il suo nome di battesimo; si tratta di Papa Marcello II nato a Montefano nel 1501 ed eletto nel 1555. La sua famiglia era di origine toscana e suo padre Ricciardo era appaltatore delle imposte nella Marca d'Ancona. Dopo aver lavorato per due pontefici come Clemente VII e Paolo III venne nominato cardinale e poco fu eletto Papa, ma il suo pontificato fu uno dei più brevi della storia: soltanto 22 giorni. Morirà a Roma nel maggio del 1555 e Giovanni da Palestrina scriverà in sua memoria la Missa Papae Marcelli.
- A Montefano è nato anche Arturo Ghergo, conosciuto a Roma come il fotografo delle dive. Dopo aver imparato l'arte della fotografia nello studio di suo fratello Ermanno, nel 1929 arriva nella capitale con il proposito di diventare uno dei fotografi più famosi e apre il suo studio in Via Condotti 61. Tutti i divi e le dive di Cinecittà passarono dal suo studio per avere un ritratto. Tra i più famosi occorre ricordare Sofia Loren, Alida Valli, Gina Lollobrigida, Silvana Mangano, Vittorio Gassman, Luigi Einaudi, Alcide de Gasperi e perfino Giulio Andreotti: tutti alla ricerca del celebre "tocco Ghergo". Il fotografo che ha inventato la fotografia di moda, riuscendo a fotografare la società degli anni '30, '40 e '50 con uno stile elegante e senza tempo.
- Il Teatro La Rondinella di Montefano è uno dei più eleganti delle Marche. Già attivo alla fine del '700 e ristrutturato nel 1887 su progetto dell'ing. Virginio Tombolini, direttore tecnico al Teatro La Fenice di Venezia. Al suo interno si respira un'elegante atmosfera liberty grazie ai palchetti realizzati interamente in ghisa poggianti su fini colonnine.
- A Montefano è attivo il Centro Studi Biblici "G. Vannucci" guidato da P. Alberto Maggi e da P. Ricardo Pérez. Lo studio, che ha sede nel Convento della Chiesa dei Servi di Maria, si occupa della diffusione a livello popolare delle Sacre Scritture e attrae numerose comunità grazie al carisma dei suoi studiosi e alla loro intensa attività divulgativa.
Questi sono solo alcune curiosità e alcune storie che si intrecciano in questo piccolo e autentico borgo.
E tanti altri sono i motivi per scoprirlo, come per esempio Montefano '900 con la sua tipica atmosfera da Belle Epoque!
Domenica andremo alla scoperta del borgo e passeggiando per i suoi vicoli ne assaggeremo le storie più interessanti ed i monumenti più significativi.
Per informazioni e prenotazioni: chiamaci al numero 339 6333943 (Silvia) oppure scrivici una mail!
Grazie alla Pro Loco di Montefano... Ti aspettiamo per fare 4 passi con noi!